Azione Cattolica

Azione Cattolica

Parrocchiale
Diocesana
Nazionale
Privacy Policy

Per ogni età

Bambini e ragazzi
Giovanissimi
Giovani
Adulti

Cammini proposti

ACR (1° elementare-3° media)
GVSS (1°-2° superiore)
Adulti

Paola, referente adulti
349 165 8271

Alessandro, referente GVSS e Giovani
349 450 2820

Anna, referente ACR
342 359 2638

Aderire all’Azione Cattolica è una scelta di impegno e passione che ciascuno rinnova ogni anno. È il modo in cui tanti uomini, donne, bambini e ragazzi scelgono di vivere appieno la loro vocazione nella Chiesa, a servizio della comunità e del territorio in cui si trovano. Non è una semplice aggregazione: associarsi parla di legami, di una rete di persone. Vogliamo accogliere tutti coloro che desiderano condividere un pezzo di cammino, nella storia della Chiesa di questo tempo, attraverso lo stile dell’Azione cattolica.

Aderire è una scelta di responsabilità: se hai a cuore la tua fede, la vuoi coltivare, alimentare, vuoi farla crescere nel confronto con gli altri puoi aderire all’Azione cattolica e condividerne la strada. Anzi, farla tutti insieme.

Anche per il prossimo anno quindi proponiamo a tutti gli amici di “fare la tessera”, un gesto piccolo ma potente, per chi non ha timore di appartenere, di far suo un progetto di vita e di fede e di raccontarlo alla propria comunità.

I NOSTRI CAMMINI

Divisi per fasce d'età
Azione Cattolica Ragazzi (ACR)
L'Azione Cattolica assume la sfida di annunciare e testimoniare, grazie alla sapiente mediazione di giovane e adulti di AC che scelgono di farsi loro compagni di strada, anche ai più piccoli la persona di Gesù, speranza del mondo, offrendo "ad essi una organica esperienza di vita ecclesiale e di impegno missionario" (Statuto ACI art. 16).

I bambini e i ragazzi non solo fanno un'esperienza di Chiesa, ma di esa iniziano a sentirsi corresponsabili, ad impegnarsi per essa e soprattutto a ricercare il proprio modo unico e originale di seguire il Signore Gesù.

Il rapporto interiore e personale con Gesù, la fraternità che porta al dono di sè, la responsabilità, la vita nella Chiesa e nel cammino dell'anno liturgico sono elementi fondanti del cammino ACR.

Partendo dai loro
desideri, preoccupazioni, paure, emozioni

i ragazzi riconoscono e accolgono
l'annuncio evangelico

di cui fanno esperienza

perché la propria vita si conformi
a quella di Cristo
Giovanissimi (GVSS)
Sempre partendo dal Vangelo associativo dell’anno, che accomuna tutte le dimensioni dell’associazione, rifletteremo con il gruppo GVSS dell’importanza di riconoscersi toccati e di toccare a nostra volta la vita di chi ci è accanto. Partiremo dal tocco, quello che innesca l’effetto domino della nostra vita. Il rischio è farsi travolgere dal domino senza effettivamente focalizzare l’attenzione su ciò che viviamo, sulle persone che incontriamo e sulle emozioni che proviamo. Guarderemo alle nostre vulnerabilità, a quanto di inatteso viviamo ogni giorno e alle persone che si sono prese cura di noi e di cui noi ci prendiamo cura! Guidati dal Vangelo e da alcune figure verremo invitati a non aver paura di mettersi in gioco! Questo è l’effetto domino che vogliamo scatenare: lasciarsi toccare dagli altri e da ciò che viviamo e propagare quest’onda alle persone che abbiamo accanto, con il nostro stile, con il nostro essere cristiani. Accompagnati dal Signore, sperimenteremo la bellezza del tocco che cambia la vita!
Adulti
Anche per il gruppo adulti la fede è il punto di partenza: per metterci in gioco da adulti nella quotidianità, per imparare a scorgere in essa l’abbondanza dei suo doni, a volte, sorprendenti. La fede ci aiuta a fare l’impossibile, a dare forma alle nostre idee, a perseverare in mezzo alle difficoltà. Ci spinge “oltre gli ostacoli”, al noto, al certo, verso l’Alto e gli altri. Ci mette di fronte a continue sfide, alle quali siamo chiamati a rispondere aprendoci con gesti di cura e carità. Si alimenta nella testimonianza e si traduce in gesti semplici, in capacità di ascolto, in relazioni accoglienti, in un tocco, gentile e discreto, che passa da persona a persona. Ogni strada, ogni luogo della vita, ogni incontro diventa via attraverso cui Dio si affianca a noi e si fa scorgere nei volti delle persone. Alcune di esse hanno bisogno di sostegno, di ascolto, di cura, anche solo di un sorriso. Altri imprimono nel nostro cuore la certezza che in quel preciso momento, in quel particolare incontro, in quel dato luogo, il Signore ci ha visitato in modo speciale. Dio scrive la sua storia per noi nelle relazioni che viviamo e ci parla nei volti che incontriamo, si fa vicino, dona la sua forza e il suo sostegno, incoraggia, conforta, ama, dà senso all’esistenza di ognuno.

La centralità della persona

Porre al centro i ragazzi significa guardarli nella globalità della loro vita e come soggetti del cammino formativo, senza idee preconcette e stereotipi. L'educatore, pertanto, deve avere delle attenzioni costanti durante il cammino che propone ai ragazzi: - valorizzare il primato dell'essere sull'apparire; - crescere nella cura dell'interiorità; - sviluppare l'accoglienza di sé stessi e degli altri; - avere cura delle relazioni. "I ragazzi non sono solo soggetto dell'azione pastorale, ma soggetti della costruzione della Chiesa e partecipi, a pieno titolo, a loro misura, della sua missione apostolica" V. Bachelet

La dimensione esperienziale

L'annuncio centrale della nostra fede ha bisogno di un terreno fecondo su cui attecchire. Paradossalmente la Parola si fa strada lì dove ci sono domande più che certezze. Ecco perché l'ACR valorizza le vite dei ragazzi con le loro domande espresse e inespresse. I loro desideri più profondi, le attese, le delusioni come le gioie sono le situazioni da cui partire per far cogliere loro che il Vangelo - cioè Gesù stesso - entra nelle loro vite dando senso a ogni esperienza. L'esperienza è un punto di partenza per un cammino di conversione che dura tutta la vita: al centro vi è la realtà dei ragazzi stessi, la ricerca in essa dei segni della presenza dello Spirito Santo, la realizzazione dell'incontro con il Risorto e la maturazione di atteggiamenti evangelici, per far "lievitare i quotidiano" nella realtà del regno di Dio. L'esperienza del gruppo ACR è "l'occasione per far sintesi di tutte le esperienze della vita"

Un cammino in rete

Il ragazzo viene aiutato a crescere ponendo attenzione alla dimensione delle relazioni con i suoi coetanei e con il resto dell'associazione, perché sono proprio le relazioni che lasciano un'impronta significativa nella vita delle persone. L'associazione non è solo uno strumento di organizzazione, ma è il luogo in cui si aiutano i ragazzi a vivere più profondamente l'esperienza di fede nella propria comunità cristiana. In questa rete associativa i ragazzi si riconoscono come membri di una famiglia più ampia, in cui possono sperimentare la bellezza dell'appartenenza e il dono di sé nella relazione con l'altro. Ci si educa in comunione, cioè in relazione con gli altri, per vivere pienamente la pace e la libertà, nell'incontro di tante storie che "si raccontano".

Con dei compagni di strada

L'Iniziazione cristiana dei bambini e dei ragazzi fa tesoro di una pluralità di esperienze, di incontri, di luoghi vitali tramite i quali incontrare il Cristo risorto.
Primo fra questi luoghi vitali e la famiglia che è "prima ed insostituibile comunità educativa, autentica scuola di Vangelo". Deve crescere la consapevolezza di una ministerialità che scaturisce dal sacramento del matrimonio e chiama l'uomo e la donna a essere segno dell'amore di Dio che si prende cura di ogni suo figlio.

Altra realtà fondamentale è la comunità ecclesiale, "il primo soggetto della fede", luogo privilegiato in cui avviene l'Iniziazione Cristiana, luogo di accoglienza e di trasmissione della fede attraverso la testimonianza, luogo di accompagnamento nella vita di fede.
Gli educatori sono "mandati" dalla Chiesa a portare l'annuncio del Vangelo ai ragazzi, ma non possono sostituirsi all'intera comunità parrocchiale. Di essa sono rappresentanti e testimoni.

ALCUNI SCATTI

Album

In visita da Papa Francesco con l'AC Nazionale